| Capitolo 1 :L’inizio
Il sole entrava gioioso dalla finestra del palazzo, Amyl si stiracchiò allegra nel grande letto ,i lunghi capelli neri le ricadevano lisci sulle spalle ,mentre con le manine si stropicciava gli occhioni nocciola,. Scese dal letto e andò alla finestra per aprirla poi si andò a mettere l’abito azzurro che le aveva regalato il padre, si pettinò i lunghi capelli si mise le scarpette e scese nella sala in cui avrebbe fatto colazione con la madre e le altre bambine nonché figlie e mogli dei Cavalieri Della Stella . Oggi in quella sala si respirava una strana aria come se fosse carica di tristezza -Buon giorno madre- come da insegnamenti dei genitori si inchinò per salutare gli altri presenti –è successo qualcosa di spiacevole madre?- dolce la voce della ragazzina appena quattordicenne -Oh …buon giorno figlia mia , ebbene si è successa una disgrazia ma ne dovremo parlare in un altro momento figliuola, questo non è né il momento né in luogo adatto- la ragazzina annuì indi si mise a mangiare in silenzio. Fu una colazione breve e silenziosa, poi lei e sua madre si alzarono e andarono nella camera della ragazza . -Cos’è successo madre?- il tono di Amyl era preoccupato -Figliuola è successa una cosa terribile , i cavalieri della stella compreso vostro padre sono stati attaccati da una bestia oscura , solo vostro padre è tornato ma per i medici morirà presto indi correte figlia mia ,correte a veder ciò ch’egli vuole e soddisfate le sue ultime richieste- la madre della ragazza non ebbe il tempo di guardare negli occhi la figlia poiché ella già era scappata dal padre per vedere le sue condizioni.
Giunse all’infermeria bussò,e aprì con cautela .In un letto c’era suo padre piano si avvicinò -eccomi padre ,volevate vedermi?- -Amyl, figlia mia , avvicinati e ascolta attentamente le mie parole ,tu sei l’unica che è davvero figlia di un cavaliere ,le tua amiche in realtà non sono le figlie dei cavalieri ,poiché solo io e tua madre avemmo una bambina ,e gli altri cavalieri ebbero figli maschi e dovettero scambiarli- -non vi seguo padre…- -Amyl ,tu devi trovare i veri figli dei cavalieri della stella e li devi addestrare come io ho addestrato te- respirava a fatica e ogni parola costava fatica al cavaliere moribondo –prendi questo ti spetta di diritto – diede alla figlia un talismano ,incastonata c’era una pietra che cambiò colore nelle mani di Amyl -cos’è padre?- -capirai a tempo debito cos’è, ora prendi la mia spada e va –or il cavaliere esala l’ultimo respiro ,la ragazza gli chiude gli occhi, una lacrima scende sul volto suo, rimane china sulla salma del padre che un tempo l’aveva amata come la sua stessa vita .Ai piedi del letto c’era la spada passando amyl la prese e la portò con sé . La fanciulla corse in camera e aprì l’armadio, stava ancora piangendo ma non una mano non un fazzoletto fermava le lacrime copiose che scendevano sul suo volto, prese un’armatura ,perlopiù in cuoio solo le spalliere e altri piccoli accorgimenti erano i metallo ,ed infine prese l’elmo lo indossò e legò l’elsa della spada alla vita . Uscì dalla stanza a passo sicuro , la madre la vide ma distolse lo sguardo , lo stupore riempì la camera -Io parto come da volere del padre mio defunto- guarda glaciale le amiche – e voi non mi seguite? Anche i vostri padri sono morti…o forse temete di morire come loro?- il tono della voce era freddo e glaciale così come mai era stato .Non una risposta . Prese un mantello lì vicino lo indossò e andò verso le scuderie sue cose stringeva ,l’amuleto e l’elsa della spada. Prese in cavallo nero del padre era stanco ma poteva sopportare un peso come quello della fanciulla ,indi si misero al galoppo verso coloro che dovevano essere trovati e verso l’ignoto.
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